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Le prime pellicole regalavano immagini esclusivamente improntate su una varietà di grigi, che sfumavano dal nero al bianco. Le diverse tonalità che rendevano più precise le scene di un film erano il risultato della variazione di intensità delle luci e dei chiaroscuri. L'assenza del colore non era che una tecnologia imperfetta, benchè essa abbia prodotto immagini che resteranno per sempre nella storia del cinema: per il loro fascino, per la loro magia, nonchè per il loro crudo realismo. Quest'ultimo è stato trasmesso, grazie alla maestria dei direttori di fotografia, attraverso istantanee dirette e vive di vita vissuta, di pura drammaticità, di intensa suggestione, di commoventi e struggenti stati emozionali. D'altro canto non può essere sottovalutato come il bianco e nero abbia offerto anche momenti molto divertenti, ironici e di sano buonumore (si pensi agli intramontabili Stanley Laurel ed Oliver Hardy). L'avvento del colore e il suo trionfo, a seguito del perfezionamento della tecnologia, ha portato ad una cinematografia altamente nitida, avanzata e rispondente alle molteplicità cromatiche. E' vero anche che dagli anni '70, la scelta del colore è divenuta un obbligo, soprattutto perchè economicamente più conveniente. Se oggi ancora esistono film in bianco e nero, essi sono soltanto il frutto di scelte stilistiche del regista, si pensi a Schindler's list del 1993, diretto da S. Spielberg, in cui l'unica nota di colore resta quel 'cappotto rosso', mentre il senso di angoscia, di dolore e di tristezza, che pervadono il film, sono resi ancor più marcatamente forti, proprio per l'assenza del colore.

E' una conifera sempreverde molto diffusa in Italia (anche nel Lazio e in Sardegna), fiorisce ogni due anni in primavera ed i suoi frutti maturano nell'arco di due anni; presenta foglie aghiformi e bacche dal colore blu-viola. E' impreciso definilre bacche, in quanto è più corretto chiamarle coccole. Quest'ultime sono antisettiche per le vie urinarie (eliminano anche l'eccesso di acido urico), facilitano la digestione lenta, calmano la tosse e i raffreddori e sono utilizzate per la preparazione di tisane e vini aromatici. L'olio essenziale detto "gineprina" è utilizzato per i massaggi, ma mai assoluto, ed è ricavato per distillazione in corrente di vapore. Risulta essere un liquido incolore o gialloverde, solubile in alcol, di gusto amaro, il cui odore riporta all'olio di trementina (che si ricava dall'abete bianco). Non va utilizzato in caso di gravidanza o allattamento, di infiammazione delle vie urinarie o nei casi di grave insufficienza renale. Le coccole sono ricoperte dalla PRUINA, un rivestimento ceroso ed impermeabile (che tra l'altro troviamo anche negli acini dell'uva e nelle susine), e si elimina strofinando leggermente sulla superficie. Le coccole sono adoperate anche per le preparazioni di piatti di selvaggina e per i crauti, nonchè per la preparazione di bevande alcoliche (grappa di ginepro ed il gin). I rami del ginepro sono utilizzati per aromatizzare le affumicature dei salumi (speck) o nei forni a legna durante la cottura del pane e delle focacce.

 

Curiosità:

Per le sue foglie pungenti, nella tradizione popolare, il ginepro era ritenuto un valido rimedio per allontanare streghe e spiriti maligni. Si usava infatti porre un rametto dietro la porta di casa. La leggenda narra anche che la sacra famiglia durante la fuga in Egitto, avesse trovato riparo sotto una pianta di ginepro e per tale ragione la Vergine Maria l'avrebbe benedetta, rendendo il ginepro un efficace deterrente contro il male.

Il pilates è una forma di allenamento fisico che proviene da discipline orientali (yoga), e si basa sull'uso della mente per controllare i muscoli.

Esso mira a tonificare i muscoli vicino al tronco come l'addome e i glutei, senza attrezzi aggiuntivi,tranne il tappetino.

Qualche insegnante, però, fa adoperare la palla (di notevoli dimenzioni), l'elastico(per gli esercizi di allungamento e di resistenz), il tubo di spugna(per migliorare l'equilibrio).

Il pilates non ha delle regole precise, per cui ogni insegnante può procedere con esercizi e movimenti originali, pur sempre lenti e dolci.

Tale metodo ha in sè dei principi:

1-CONCENTRAZIONE (nell'eseguire i movimenti)

2-CONTROLLO (non soltanto di ciò che si sta eseguendo ma di tutto il corpo)

3-BARICENTRO (individuazione e stabilizzazione del baricentro attraverso determinati esercizi nella zona addominale e dorsale)

4-FLUIDITA' e CONTROLLO DEI MOVIMENTI

5-PRECISIONE (i movimenti devono essere precisi e coordinati alla respirazione, che è l' ultimo principio, ma non il meno importante).

Questo tipo di attività intensifica e migliora la propriocezione ,ossia la capacità di ognuno di percepire e controllare il proprio corpo e così di coordinare il movimento dei muscoli. l'assenza di tale coordinazione muscolare, comporta un disturbo definito ATASSIA. 

Se praticato correttamente, il pilates migliora la postura,la respirazione,la silhouette, la coordinazione e allenta la tensione.

 

Il legno dell'abete bianco, molto morbido e di colore bianco panna, è simile a quello dell'abete rosso, ma risulta più resistente all'umidità, per cui è maggiormente adoperato in ambito edile, per la produzione di utensili da ingegneria e per la creazione di strumenti musicali. Conifera europea presente nell'europa centrale, la troviamo nei boschi dei Pirenei, delle Alpi, fino ai Balcani. L'olio essenziale che si ricava dall'abete bianco, noto come olio di trementina, ha diverse funzioni: antinfiammatorie, antireumatiche, antisettiche, antispasmodiche, ottimo decongestionante delle vie respiratorie (difatti, grazie alla sua natura balsamica, agisce come calmente e lenitivo per problemi bronchiali e respiratori), per inalazione, aumenta la circolazione sanguigna locale ed ha un effetto analgesico. L'olio di abete bianco, si utilizza anche per i massaggi (in specie per la colonna vertebrale) e per le cervicalgie. Esso è incolore e con un intenso profumo balsamico, da utilizzare sempre diluito. L'olio si ricava dalla resina prodotta dal tronco e poi distillata in corrente di vapore.

Una curiosità in più:

l'essenza di trementina grezza è un liquido utilizzato come solvente per le vernici ed è più comunemente conosciuta come acqua ragia, prodotta con la distillazione a fuoco nudo. L'essenza di trementina rettificata, detta anche olio di trementina, di cui abbiamo trattato prima, è il risultato della ridistillazione di quella grezza.

Consiglio: otto gocce di trementina diluite in 300ml di acqua sono un naturale rimendio per le cistiti (lavanda vaginale)

Comunemente si definiscono profumi, tutti quei prodotti che in realtà differiscono tra loro per le percentuali di esenza, di acqua e di alcol. Ecco perchè si distinguono in acqua di profumo,  colonia, essenza, eau de parfum ed eau de toilette.
L'acqua di profumo si differenzia dall'acqua de parfum e dall'eau de toilette per la quantità di essenza di profumo (dal 3% al 5%) e per il pochissimo alcol (talvolta quest'ultimo è addirittura assente). Risulta così un prodotto leggero, delicato, adatto all'estate e qualora non abbia alcol, può essere utilizzato anche prima dell'esposizione al sole.
La colonia è uno dei profumi più antichi ed è composta da 2-5% di essenza, 60-70% di alcol, il resto da acqua. La base essenziale è il bergamotto a cui se ne aggiungono altre (arancia, limone).
L'eau de toilette presenta una profumazione di intensità minore per la bassa concentrazione di essenza (5-10%) ed una persistenza che varia dalle 3 alle 4 ore. Persistenza maggiore (anche oltre le 6 ore) la troviamo nell'eau de parfum, in cui le note miscelate ad acqua ed alcol, sono pari al 7-15%.
In ultimo vi è l'essenza: distillato (a secco o a vapore) di materie prime naturali. Risulta molto intenso, con una lenta evaporazione, per cui persiste tutto il giorno. L'essenza va indossata, utilizzando soltanto poche gocce sui polsi e sul collo. Le essenze sono svariate ed hanno differenti note di fondo ricavate dai fiori (lavanda, rosa, viola) dai frutti (arancia, bergamotto, cocco) dalle spezie (cardamomo, anice, vaniglia), dalle foglie (patchouli, vetiver, radici dell'iris), dalle resine (mirra), dalle bacche, dalle radici, ma anche da note "gourmand" (come zucchero filato, mandorla, caramello). Le nuances del profumo, quindi, possono essere fiorite, orientali, agrumate, fruttate e la scelta resterà sempre estremamante soggettiva, essendo il profumo un'espressione della personalità.

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